Che l'amore sia tutto, è tutto ciò che sappiamo dell'amore (Emily Dickinson).



mercoledì 15 ottobre 2008

"quello che ti capita è quasi sempre ciò che inconsciamente avresti voluto che ti succedesse"

Non voglio parlare del weekend, o almeno non ne voglio parlare in modo convenzionale.
Mi dispiace, niente cronaca del mio sabato sera. Solo riflessioni.
A volte succedono cose che ti aspetti. E ti arrabbi. A volte succedono cose che non riuscivi neanche ad immaginarti. E ti arrabbi lo stesso. Di solito io mi altero di più nel primo caso, ovvero quando intuisco che sta per succedere qualcosa che non sarà di mio gradimento e le persone si comportano esattamente in quel modo. Spero sempre di essere stupita e smentita.
D'altra parte, però, quando capita un fatto che neanche nei tuoi peggiori incubi notturni eri in grado di prevedere, la reazione non può essere di certo più contenuta rispetto a quella che si ha nella prima ipotesi..
Anzi.. La reazione è ben diversa.
Dapprima ridi. Sì, ridi. Ti viene da ridere perchè non ce la fai a credere a tutto ciò, non credi che un essere umano possa spingersi oltre qualsiasi limite morale.
Dopo forse sei quasi sollevato.. Accade perchè quando eri lì sul punto di scoprire cosa stava per succedere, ti erano già passate per la mentre mille situazioni peggiori.. Quindi sei sollevato appunto.. ti viene da dire: è successo solo questo? e io che pensavo peggio!
Poi rifletti. Ed eccola che arriva, finalmente! Un po' in ritardo, invece quando ti sei già immaginato la situazione questa sensazione è già presente in te, ma in maniera debole, la percepisci appena.. (della serie, se succedesse x, andrei di matto). Sto parlando della rabbia.
Cosa succede dopo? Beh questo non ve lo so dire con precisione. C'è chi non dice niente, ma il suo volto parla per lui. C'è chi urla. C'è chi scappa. C'è chi chiude la porta e non la riapre più. C'è chi accosta la porta e la riapre dopo un po'. C'è chi perdona. Spesso c'è chi piange.
E c'è chi il giorno dopo si avventa su una libreria disponibile solo a pochi eletti. Anche se non frequentava più questo posto da tempi ormai immemori, lo conosce talmente bene che si ricorda esattamente dove si trovano tutti i libri. Non ci vuole molto per ritrovarne uno che aveva letto diversi anni addietro. All'epoca le era sembrato un testo scorrevole e piacevole, ma una storia lontana, che non la riguardava. Oggi ci si trova catapultata dentro. Pensare che a volte sognamo di essere personaggi di libri o film. Invece ogni tanto capita di non poter scegliere.
Sta di fatto che si legge 185 pagine in neanche un giorno e se non altro spera che il suo finale sia migliore di quello prospettato dal libro.
Ora si capisce da dove è saltata fuori la frase all'inizio del post.



Il libro? "Lo diciamo a Liddy?" di Anne Fine
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