Che l'amore sia tutto, è tutto ciò che sappiamo dell'amore (Emily Dickinson).



martedì 28 ottobre 2008

Movies_Tv Series_Books

Riflessioni libere stimolate dalla quotidianità.

Ogni tanto ci si innamora inevitabilmente di un personaggio comparso all'improvviso tra le pagine di un libro o su di uno schermo a colori. Può essere realmente esistito o essere il semplice (mica tanto..) frutto dell'immaginazione di chi sta dietro a quella storia..
E' come se si creasse un rapporto con quella persona. Ci fermiamo a pensare a cosa farebbe costui/costei di fronte ad una situazione; lo vogliamo vedere felice, come se fosse un nostro amico; addirittura, se ah dei rivali, vorremmo che questi sparissero nel nulla..
Cosa ci colpisce esattamente? Il suo modo di affrontare la vita. Nel bene e nel male.
A volte, invece, non siamo noi a scegliere. Siamo letteralmente catapultati in quella dimensione. Leggere un libro o vedere un film è come una serie continua di deja-vù. Questo aspetto fa un po' paura se ci fate caso: prima o poi la storia termina e magari il finale non è dei più esaltanti e invidiabili.
In quel momento, torniamo alla realtà e speriamo non ci aspetti lo stesso esito.. o se esso è positivo.. lo invidiamo tantissimo.. :)
Magari ci facciamo pure condizionare e influenzare.. Ma non c'è niente da fare, l'unica è stare a vedere cosa c'è in serbo per noi..

Movies.
Pensando a me stesa, devo dire che ho bisogno di tempo prima di lasciare che i film mi emozionassero. Ero un pezzo di ghiaccio. Mentre milioni di ragazzine piangevano disperate per la morte di Jack in Titanic, io... lo trovavo una noia mortale..
Piano piano le cose sono cambiate. Ora, in generale, mi colpiscono i personaggi FORTI, quelli che posso andare contro a tutti e tutto.. però anche quelli un po' vulnerabili (non è forse una contraddizione?)..
Ci tengo a precisare che per quanto io sia un0inguaribile romantica nella vita reale, i film mielosi mi danno il voltastomaco..

Books.
Con i libri ho sempre avuto un rapporto complicato e doloroso. L'immaginazione devo averla smarrita alle elementari. Se leggo, quasi sempre è per capire. Non mi immagino mentalmente nessun personaggio. Non ho ancora capito a fondo perché ciò mi succeda. Per fortuna ci sono le poesie, con quelle va decisamente meglio. Anche in questo caso però c'è voluto del tempo. Io odiavo l'ora di Italiano quando si leggevano. Qualche autore latino è riuscito a coinvolgermi con pazienza, ma è sicuramente dopo Montale che qualcosa è cambiato.
L'aspetto buffo è che poi sono tornata indietro di corsa a riprendermi tutto ciò che avevo perso.

Mente APERTA E DISPOSTA A CAMBIARE.
Occhi APERTI. E' questo che ci vuole.

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