Che l'amore sia tutto, è tutto ciò che sappiamo dell'amore (Emily Dickinson).



lunedì 28 giugno 2010

Le donne e il pallone







La causa principale dei litigi amorosi sembra essere il calcio.


Radio e giornali sostengono infatti che i Mondiali dividano uomini e donne e invitano quest'ultime ad essere ancora più pazienti rispetto a quanto già fanno durante il campionato.


Per sollevare il morale delle povere donne costrette a vedere "quei 22 uomini che corrono in mutandoni dietro la palla" (questa è una celebre citazione di una mia professoressa), i giornali propongono rubriche in cui si stilano classifiche dei giocatori più belli per fornire un motivo anche a mogli e fidanzate per guardare le partite.


Vi sono poi siti web che danno idee alle donne su come trascorrere da sole il tempo che il maschio passa invece inchiodato alla televisione.


La nuda verità è questa: siamo noi donne a dover trovare un compromesso!



Tutto ciò non mi riguarda, per fortuna. Sarà il fantamondiale, sarà che ho la televisione a mia completa disposizione, sta di fatto che sto seguendo moltissimo questo mondiale. La situazione è alquanto paradossale se la confronto con quella di quattro anni fa. L'Italia infatti è uscita dal mondiale con largo anticipo, invece nel 2006 vinse. Ebbene, all'epoca devo aver guardato veramente poche partite. Non ho mezzo ricordo legato al percorso dell'Italia, solo qualcuno della finale.
Ero infatti alle prese con la mia maturità e stavo per affrontare un radicale cambiamento di lì a qualche mese, anche se io ancora non lo sapevo.

Nel frattempo c'era invece chi (i ragazzi) si trovava a guardare le partite a Gauna e si faceva delle grandi risate.

Ho guardato la finale ad Ivrea, in pieno centro. Ero appesa alla grata di un negozio per poter vedere la partita a causa della mia scarsa altezza. Quando la sofferenza è finita, una folla impazzita ha travolto la città. Ivrea non è mai stata così piena neanche a Carnevale, l'unico evento in grado di richiamare gente in questa città.


Disorientamento: e' questa la sensazione che ho provato all'epoca. Non gioia, né stupore. Ero letteralmente disorientata, non sapevo cosa fare. Intorno a me c'era gente che non stava ferma un attimo, camion carichi di persone che andavano avanti e indietro. Io non avevo nessuna intenzione di salire sul camion :-)
Poco dopo mi hanno raggiunto persone a me care, persone euforiche ma più tranquille.. così pure io ho potuto festeggiare senza dover fare cose strane.

Spesso ripenso a quell'estate, al momento rappresenta ancora il più grande cambiamento che io abbia mai affrontato.
E' stato come chiudere una porta ed entrare in una stanza in cui non ero mai stata.
Con il passare del tempo, ho potuto notare che quella sensazione di disorientamento, che quella sera ho provato per la prima volta, mi ha accompagnato a lungo. Mi sono dovuta ambientare in quella nuova stanza, ho dovuto cercare nuovi punti di riferimento. Non potevo più affidarmi a quelli vecchi. Quel 9 luglio è stato per me un anticipo di quanto avrei vissuto dopo.










giovedì 3 giugno 2010

a trip in the music




Il mio viaggio nella musica ha avuto inizio molto presto.



I primi gruppi che i miei genitori mi hanno fatto ascoltare fin da piccola sono stati gli Eurytmics, i Queen, i Beatles.. abbiamo ancora questi cd, a malincuore abbiamo invece rivenduto i vinili (che io avrei volentieri tenuto se fossi stata interpellata).



Mi facevano poi ascoltare moltissima musica classica, probabilmente conoscevo più brani classici all'epoca di quanti ne conosca ora..



Durante gli anni delle elementari ascoltavo principalmente musicassette (Cristina D'avena era ovviamente il mio mito). Un'estate però, andai in colonia e rimasi colpita da una canzone che tutte le ragazze più grandi cantavano: "Più bella cosa" di Eros Ramazzotti. Tornai a casa e comprai il cd. Fu il mio primo cd. Forse ora fa un po' ridere che sia stato proprio questo.



Negli anni successivi, ho cominciato a guardare spesso e volentieri Mtv. Grazie a questo canale ho scoperto moltissime canzoni che tutti noi conosciamo e che non si possono non conoscere, e che per me erano ancora tutte da scoprire all'epoca. Pezzi classici, pezzi che hanno inventato o cambiato generi musicali. Ho ritrovato anche pezzi che già conoscevo, che avevo sentito di sfuggita e di cui non sapevo titolo, autore.. nulla.




Ho cominciato a registrare da sola alcune cassette, collegando la tv all'impianto stereo. C'era solo un problema. Dovevo aspettare che Mtv passasse il video della canzone che volevo. Ma io ero disposta a questo e anche a discutere con i miei perchè tenevo la tv accessa mentre studiavo.






Mi piaceva scoprire canzoni nuove, mi piaceva aiutare le altre persone a trovare pezzi che cercavano da tempo.. Era una piccola soddisfazione, ma mi ha sempre reso felice..






Poco dopo è nato Napster, qualcosa che ha cambiato il mondo della musica totalmente.



Era il 6 Dicembre 2000. Tutto è cominciato con Beautiful Day degli U2, un inizio più promettente rispetto ad Eros.









A distanza di anni mi è rimasta la stessa passione per la musica, ma soprattutto la stessa curiosità e voglia di scoprire. Quando sento una canzone nuova cerco di sentire esattamente il testo per poi riuscire a trovarla.



Quando ci riesco, provo sempre un piccolo e forse stupido senso di soddisfazione. D'altronde se ci pensate, è proprio una piccola gioia.