Che l'amore sia tutto, è tutto ciò che sappiamo dell'amore (Emily Dickinson).



giovedì 30 maggio 2013

Sfida infinita?


Quante zavorre ci portiamo dietro?
Troppe, senz'altro.
La paura è davvero una brutta fregatura. Ci fa faticare il doppio, oppure non ci fa smuovere da alcune prese di posizione che in realtà non hanno ragione d'essere.

Sembra che non ci piaccia essere liberi. Ci creiamo per forza degli appigli per timore di essere portati via da quel fiume impetuoso che è la vita.
Si tratta di stupidi limiti in realtà, di pesi che non ci aiutano proprio e che rendono complicate le cose più banali.
Ognuno ha i suoi poi.
Una famiglia troppo ingombrante. La paura di star da soli. Gli amici vitelloni. La mania del controllo. La necessità di ordine. L'attaccamento morboso al passato. Il timore di legarsi a qualcuno. La gelosia.

Qualcosa sta di nuovo cambiando.
Ho eliminato molte delle mie ancore e i segni si vedono: difficilmente ormai riesco a convivere con chi si pone troppi limiti.

Pensare che una volta andavo dormire massimo alle undici e mezza mentre ora spesso all'una sono ancora sveglia.
Pensare che per 26 anni ho odiato i cavolfiori. Ora, invece non esiste più un cibo che non abbia voglia di provare e quasi più nulla che non mi piaccia.
Queste sono piccole cose, sono cavolate.. ma non sono del tutto insignificanti.. perchè gli inutili schemi mentali si vedono già nelle piccolezze.

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Quando ho scritto questo post pensavo di concluderlo dicendo che forse al momento mi resta una sola ultima zavorra da abbandonare, quella più pesante.. e che quando eliminerò definitivamente questa sarò a posto, potenzialmente per sempre.
Ma la vita è un paradosso e l'aver tardato di qualche giorno di pubblicare questo post mi ha messo davanti ad una grande verità.
Per eliminare i limiti mentali occorre prenderne conoscenza e affrontarli di petto.
La mia ancora più grande non è in realtà quella che credevo, ma un'altra.. una che talvolta ho evitato sperando che non fosse così pesante, ma che soprattutto non ho mai affrontato nel giusto modo perchè mi mancava il quadro completo.

Ora che però ho tutti gli elementi in mano, non ci sono più scuse per non buttarsi in quel fiume impetuoso.



lunedì 27 maggio 2013

La vita, all'improvviso.



Delitto di evasione.
L'hanno trovato a bordo di un motorino rubato. Lui avrebbe dovuto trovarsi nella comunità dove sta scontando la detenzione domiciliare per un altro reato.
"Dopo 5 mesi in cui stavo ritrovando me stesso, ho fatto una cavolata" dice.
"Ha altri processi a suo carico?"
"Non mi ricordo.. Devono essere pochi però.. Forse due".

Sfogliamo il suo casellario giudiziale. Sono 5 pagine, la lista dei reati commessi sembra infinita.
Ecco perchè due sono pochi per lui.

Ha trent'anni e ha commesso il suo primo reato all'età di 20 anni. Una rapina per cui non ha beneficiato della sospensione della pena, quindi si è trattato di una rapina particolarmente brutta.

"Lui sta morendo"
"In che senso?"
La domanda è così idiota, ma l'incredulità che quella frase ha generato non è misurabile.

"E' sieropositivo e ha una forma di leucemia, me lo sono trovato davanti già una volta".

lunedì 20 maggio 2013

Odio e amo le coincidenze.

Le amo perchè a volte tolgono il fiato, strappandoci sorrisi increduli.
Le odio perchè pongono domande a cui è impossibile trovare una risposta e, proprio per tale ragione, ti farebbero mangiare le mani dalla rabbia.

Mi piace pensare che in un universo parallelo possa accadere che tutte le coincidenze che in questo mondo provocano solo nervoso portino invece agli sviluppi per cui tanto agonizziamo.

In un altro mondo, lei ha comprato il bacio perugina così come aveva in mente di fare da tempo e lo ha portato a lui per augurargli buon compleanno.

In questa vita, invece, lei ha deciso di dimenticare lui perchè le loro strade si stavano separando .
Eppure, si è ritrovata con un bacio perugina in tasca proprio il giorno del compleanno di lui.
Eppure, ha intravisto proprio lui per strada quel giorno.

In questa vita, lei ha pensato che non fosse il caso di salutarlo e ha proseguito per la sua strada, con quella pazzesca coincidenza che le martellava la testa.



domenica 5 maggio 2013

Milano parte 1

Come torniamo a casa? 
Non lo so. Ci pensiamo poi..


Io non sono disorganizzata, anzi pianifico abbastanza. 
Ogni tanto sono un po' distratta, mi perdo nei miei pensieri, viaggio.. e a volte alcuni dettagli mi sfuggono, anche clamorosamente. Ma chi se ne importa, praticamente a tutto c'è rimedio, no? Perchè bisogna prevedere e calcolare sempre tutto? 

Mai dare nulla per scontato su se stessi. 
Mai avrei pensato che avrei trovato tutta quest'energia positiva in altre persone. 
Mai avrei pensato di dire di un contesto simile: "Ci sono momenti come questo in cui riesco a sentirmi felice. Voglio che rimanga tutto così per sempre. Anche se so che per sempre non esiste.

Per sempre non esiste dunque. Quindi finché dura non bisogna lasciarsi sfuggire nulla.. 
E per goderselo, da quel poco che mi sembra chiaro, bisogna sudarsi ogni momento.
Ci voleva un 2011/ 2012 di fatiche e un inizio 2013 col botto per avere tutto questo? 
Forse sì, perchè se stai bene non sei propenso a cambiare nulla. 
Quello che mi preoccupa è che mi sembra di percepire che tutto non si possa avere. 

Non ero mai stata fortunata io così, se non al liceo, ma purtroppo era troppo presto. 

Potenzialmente io qui potrei stare sempre ora. Non ci sono più scadenze.
Alla fine, non è quello che ho sempre voluto?


Per la prima volta ci sono io.. e non è poi così male.



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