Che l'amore sia tutto, è tutto ciò che sappiamo dell'amore (Emily Dickinson).



domenica 26 dicembre 2010

Natale 2010


Eccolo. E' arrivato quel periodo dell'anno in grado di spezzare la routine che ci accompagna durante tutto l'anno.
A pensarci bene però il Natale innesca a sua volta un'ulteriore routine, una sorta di rituale che ogni anno compiamo: pensare ai regali, andarli a compare tra traffico micidiale e ressa nei negozi (nonostante la crisi), fare l'albero o il presepe, cucinare e abbuffarsi ai cenoni e ai pranz(on)i, stilare le classifiche dei personaggi più influenti, più out dell'anno, ricordare quali sono gli eventi che più hanno caratterizzato quest'anno, le playlist di Mtv con le canzoni che hanno venduto di più, mangiare il panettone e il pandoro.. ecc.. 

Il mio Natale è stato un po' diverso quest'anno.
Innanzitutto è stato lampo, sarà durato circa due minuti a dir tanto.
Poi, il caso ha voluto che mia nonna tornasse a casa da noi proprio la sera prima, dopo tre settimane in ospedale. I miei hanno finalmente tirato un mezzo di respiro di sollievo. Nonostante il rientro, la sua salute è abbastanza precaria. Non è più la persona vitale e piena di energie che è sempre stata... quella persona autonoma che non voleva farsi mai aiutare da nessuno.
 E' una persona che passa le sue giornate a letto e che non riesce neanche a girarsi da sola.
E' una persona che non riesce più a provvedere a sè stessa neanche per le cose più semplici, più naturali. Un anziano, quando arriva a questo punto, è quasi più simile al suo esatto opposto... ad un bambino.
Cerco di fare il possibile, ma diciamoci la verità: non sto facendo un bel niente. Non so fare un bel niente. Questa situazione di impotenza mi fa sentire un'idiota.

Eccolo, il periodo che dovrebbe spezzare la routine, ma che in realtà ne fa nascere solo una diversa. Nel mio rituale personale c'è anche il momento in cui comincio a pensare a cosa vorrei dall'anno nuovo.


Il mio primo desiderio è questo:
essere un po' meno idiota e capire cosa posso fare per essere davvero utile in questa situazione.
Auguri.

lunedì 13 dicembre 2010

Social Network

Da http://www.vincos.it/2010/12/10/la-mappa-dei-social-network-nel-mondo-dicembre-2010/
La mappa dei social network nel mondo (dicembre 2010)



Appuntamento semestrale con la mappa dei social network nel mondo. Grazie alle centinaia di commenti ricevuti ho deciso di continuare ad aggiornarla, ma abbandonando l’uso di Many Eyes per la visualizzazione. Il tool di IBM, seppur pratico, non permette la personalizzazione della colorazione. Per cui, al fine di permettere una comparabilità nel tempo dei dati mappati ho preferito ridisegnare anche le mappe precedenti con Adobe Illustrator.


L’aggiornamento di dicembre mostra l’inarrestabile marcia di Facebook, vicino al raggiungimento di 600 milioni di “abitanti”. Al momento risulta essere il social network preferito da 115 paesi sui 132 analizzati.

Dallo scorso giugno le conquiste più importati sono avvenute nella vecchia Europa ed in particolare in Polonia e Ungheria, due nazioni in cui i competitor, rispettivamente Iwiw e Nasza-Klasa, sembravano imbattibili data la loro connotazione localistica e l’effetto rete raggiunto.

L’unico social network europeo a resistere è Hyves nei Paesi Bassi, anche se ci sono segnali di difficoltà (statistici, dato che Alexa lo da già perdente, e sociali, è stato venduto ad un grosso editore e gli utenti non l’hanno presa bene).


Le altre vittorie della creatura di Zuckerberg si registrano in Mongolia contro Hi5 e in India e Paraguay ai danni del social network di Google, Orkut, che ormai rimane forte solo in Brasile.


Negli ultimi mesi si è assistito anche un cambiamento delle preferenze dei giapponesi che sempre più vanno verso un uso dei social network da dispositivo mobile. Mixi pur rimanendo quello più usato da web cede il passo a Gree e Mobage Town se consideriamo l’uso in mobilità e gli utenti totali. [editato grazie alle osservazioni dell'amico Akky Akimoto]

La situazione rimane fluida in Armenia e Georgia (anche qui Alexa segnala un sorpasso di Facebook non confermato da Google Trends for Websites).



Dando uno sguardo oltre le spalle di Facebook, si nota la crescita di Twitter, che in alcuni paesi è il secondo social network (UK, Australia, Canada) ed in altri spunta in terza posizione (Germania e Italia). Anche LinkedIn inizia a far notare la sua presenza in Australia, Canada, UK. In giallo ho evidenziato le new entry rispetto a sei mesi fa.


In basso un poster che riepiloga l’evoluzione dei social network nel mondo a partire da giugno 2009.

mercoledì 1 dicembre 2010

Daydreaming


Ricordo Don't Look Back In Anger, cantata a tarda ora, in macchina, per convincerti che non avevo sonno.
Ho visto come tutto possa cambiare, anche solo in un weekend in cui finalmente ti lasci andare. Ho capito come sia necessario cogliere l'attimo e non farsi scappare nulla se si vuole essere felici.
Ora so che vale la pena scommettere su cose su cui nessun altro oserebbe scommettere.
Ho imparato a cucinare cose nuove, a sperimentare, a cercare di sorprendere. Ricordo delle lasagne quasi perfette per essere la prima volta che venivano fatte. Ma ricordo anche i risotti e i sughi (la tua specialità)..
Ho già dei viaggi che mi sono rimasti nel cuore.. vie che abbiamo percorso, parchi in cui ci siamo sdraiati per riposare, spiagge e mari che ci hanno fatto compagnia.. e aperitivi obbligatoriamente outside on the road...
e poi le nostre risate, le scene assurde.. troppe davvero per poterle ricordare tutte.. e questo è un peccato, certe cose non dovrebbero mai fuggire via dalla nostra mente..

E poi ricordo le serate, finalmente vissute al massimo, pensando solo alla pista su cui ballare e a riconoscere il pezzo nei primi secondi.. quando ancora le due tracce si sovrappongono. Ricordo un'alba da lasciare senza fiato. E' difficile pensare che ce n'è potrà essere una migliore.
E poi le passeggiate al sole, le giornate in piscina tutti assieme, i mega tornei di beach. I viaggi in macchina ripassando geografia a non finire e inventandoci giochi stupidissimi.

Scrivo tutto ciò perchè voglio ricordalo e mai dimenticarlo.
E' vero, non ho sicuramente scritto tutto ma sai anche tu che è difficile farsi venire in mente le cose così dal nulla.
Possono dire quello che vogliono, che è meglio il Prima perchè c'è più incertezza e più emozione. Possono dire il Dopo è più noioso perchè è più stabile e monotono.
Dicano cosa vogliono, io non tornerei indietro neanche se fosse possibile.


martedì 23 novembre 2010

Lezioni di vita.

Fino a non molto tempo fa Ambrosoli era un cognome come un altro per me. Per essere precisi, associavo questo cognome alla persona a cui è dedicata la biblioteca all'interno del Palazzo di Giustizia di Milano, niente di più.
Ad inizio Settembre 2010, Giulio Andreotti fa una dichiarazione infelice durante un'intervista proprio su questa persona: "Ambrosoli? Se l'andava cercando." Seguono ovviamente polemiche nei giorni successi.
Il giornalista Gramellini pubblica tramite il suo quotidiano articolo "Buongiorno", su La Stampa, una lunga serie di nomi di persone che come l'avv.Ambrosoli "se la sono cercata".
E' proprio quest'ultimo articolo a catturare la mia attenzione. Lo ritaglio e comincio a capire veramente chi era Ambrosoli. Lo stesso giorno La Stampa dedica una pagina intera ad Ambrosoli e ai fatti che hanno provocato la sua morte.

Da Wikipedia.
Nel 1971 si addensarono sospetti sulle attività del banchiere siciliano Michele Sindona. La Banca d'Italia per mano del Banco di Roma investigò sulle attività di Sindona nel tentativo di non fare fallire gli Istituti di credito da questi gestiti (Banca Unione e Banca Privata Finanziaria). I motivi delle scelte dell'allora governatore Guido Carli erano chiaramente tese a non provocare il panico nei correntisti. Così fu accordato un prestito al Sindona, voluto anche in virtù della benevolenza dell'amministratore delegato Mario Barone. Quest'ultimo fu cooptato come terzo amministratore, addirittura modificando lo statuto della banca stessa che ne prevedeva due (nel caso specifico, Ventriglia e Guidi).


Fu accordato tale prestito con tutte le modalità e transazioni necessarie e fu incaricato il direttore centrale del Banco di Roma, Giovanbattista Fignon, di occuparsi della cosiddetta vicenda. Le banche di Sindona vennero fuse e prese vita la Banca Privata Italiana di cui Fignon divenne vice presidente e amministratore delegato. Al contrario di tutte le aspettative, Fignon andò a Milano a rivestire detta carica e capì immediatamente la gravità della situazione. Stese numerose relazioni, capì le operazioni gravose messe in piedi da Sindona e dai suoi collaboratori tanto che ne ordinò l'immediata sospensione. Ma a Roma i poteri forti forse non gradirono una così massiccia operazione di pulizia, sebbene nei pochi mesi di tale gestione emersero innumerevoli aspetti che potevano indurre ad un salvataggio.


Fignon fece egregio lavoro ma non poté bastare e nel settembre del 1974 consegnò a Giorgio Ambrosoli la relazione sullo stato della Banca. Fignon continuò nel suo operato tanto da essere citato anche nelle agende dell'avvocato Ambrosoli che nulla poteva immaginare di ciò che sarebbe seguito. Ciò che emerse dalle investigazioni indusse, nel 1974, a ordinare un commissario liquidatore. Per il compito fu scelto Giorgio Ambrosoli.




In questo ruolo, Ambrosoli assunse la direzione della banca e si trovò ad esaminare tutta la trama delle articolatissime operazioni che il finanziere siciliano aveva intessuto, principiando dalla società "Fasco", l'interfaccia fra le attività palesi e quelle occulte del gruppo. Nel corso dell'analisi svolta dall'avvocato emersero le gravi irregolarità di cui la banca si era macchiata e le numerose falsità nelle scritturazioni contabili, oltre alle rivelazioni dei tradimenti e delle connivenze di ufficiali pubblici con il mondo opaco della finanza di Sindona.
Contemporaneamente a questa opera di controllo Ambrosoli cominciò ad essere oggetto di pressioni e di tentativi di corruzione. Queste miravano sostanzialmente a ottenere che avallasse documenti comprovanti la buona fede di Sindona. Se si fosse ottenuto ciò lo Stato Italiano, per mezzo della Banca d'Italia, avrebbe dovuto sanare gli ingenti scoperti dell'istituto di credito. Sindona, inoltre, avrebbe evitato ogni coinvolgimento penale e civile.
 
Ai tentativi di corruzione fecero presto seguito minacce esplicite. Malgrado ciò, Ambrosoli confermò la necessità di liquidare la banca e di riconoscere la responsabilità penale del banchiere.
La sera dell'11 luglio 1979, rincasando dopo una serata trascorsa con amici, Ambrosoli fu avvicinato sotto il suo portone da uno sconosciuto. Questi si scusò e gli esplose contro quattro colpi di .357 Magnum. Ad ucciderlo fu William Joseph Aricò, un sicario fatto appositamente venire dall'America e pagato con 25 000 dollari in contanti ed un bonifico di altri 90 000 dollari su un conto bancario svizzero. Nessuna autorità pubblica presenziò ai funerali, ad eccezione di alcuni esponenti della sola Banca d'Italia.

Nel 1981, con la scoperta delle carte di Licio Gelli a Castiglion Fibocchi, si ha la conferma del ruolo della P2 nelle manovre per salvare Sindona.
Il 18 marzo 1986 a Milano, Michele Sindona e Roberto Venetucci (un trafficante d'armi che aveva messo in contatto Sindona col killer) furono condannati all'ergastolo per l'uccisione dell'avvocato Ambrosoli.




Ambrosoli quindi non ha ceduto alle minacce e ai ricatti, ha continuato a svolgere il proprio compito nel rispetto della legge, perseguendo ciò che andava fatto. Ci ha rimesso la vita purtroppo. Sindona morirà due giorno dopo essere entrato in prigione, a causa di tazzina di caffè avvelenata. Suicidio, omicidio.. non si sa. Sicuramente questo non basta a controbilanciare tutte le malefatte che all'epoca sono state fatte da questo soggetto, ma soprattutto dalle persone che lo sostenevano e ne proclamavano le buoni intenzioni. In fondo, Sindona voleva solo un sistema di libera impresa no?



Ecco, immaginate ora che qualche mese dopo aver letto e capito a fondo la vicenda, possiate sentire il racconto di questi avvenimenti grazie alla voce di Umberto Ambrosoli, il figlio di Giorgio Ambrosoli.
E' la fortuna che mi è capitata venerdì scorso a lezione di diritto commerciale del prof. Toffoletto. Una lezione incentrata sulli'importanza del rispetto delle leggi nell'attività d'impresa.
Una lezione che invece di basarsi su libri di testo a volte distanti dalla realtà, si è basata su un fatto vero.

Grazie, di cuore.


http://www.youtube.com/watch?v=5Xsu7n1DXTw

mercoledì 10 novembre 2010

Passeggiando nell'arte

La scorsa settimana ho scoperto cos'è Paratissima (http://www.paratissima.it/). L'evento, alla sua sesta edizione, si è svolto a Torino, nel quartiere di San Salvario e permette a chiunque voglia iscriversi di esporre le proprie creazioni artistiche, di qualsiasi tipo siano. Ad ognuno è assegnata una location, ma questo aspetto lo capirete meglio fra qualche istante.

Il pretesto che mi ha fatto scoprire Paratissima è stato andare a trovare i ragazzi di Archisbang Lab (www.archisbang.com), impegnati già da tempo in progetti di architettura e ora anche in quadri. Proprio quest'ultimi erano il fulcro dell'esposizione, in questo caso all'interno di una gioielleria di Via Madama Cristina. L'ambiente è stato reso ancora più particolare grazie al fieno che copriva totalmente il pavimento, alla musica e alle luci soffuse.
Se volete dare un'occhiata ai loro quadri, a me sono piaciuti moltissimo..
http://sphotos.ak.fbcdn.net/hphotos-ak-snc4/hs998.snc4/77112_1550377651912_1609257278_1302302_452155_n.jpg

http://sphotos.ak.fbcdn.net/hphotos-ak-ash2/hs465.ash2/73829_1550378491933_1609257278_1302307_8199862_n.jpg

http://sphotos.ak.fbcdn.net/hphotos-ak-snc4/hs137.snc4/37166_1550378371930_1609257278_1302306_4978589_n.jpg


Proseguendo il nostro giro per le vie del quartiere, mentre cercavamo un'altra faccia conosciuta, siamo entrati in un palazzo in via Marconi. Un po' a caso devo ammettere, ma in realtà proprio qui dovevamo andare. L'edificio ospitava uffici della direzione Fiat un tempo.
Ogni "artista" ha potuto avere la saletta all'interno per esporre le sue opere. Mentre ci dirigiamo verso Glowlights (www.glowlights.it), abbiamo il tempo di guardarci attorno e notare come ci siano parecchie cose interessanti.... quadri, fotografie, manichini che sembrano persone vere.. oltre ad alcune opere davvero enigmatiche.. e incomprensibili. Ma io non sono esperta d'arte, quindi di sicuro non mi posso lanciare più tanto in spiegarvene il significato :)


Arrivati da Glowlights, rimango stupefatta da quello che i due ragazzi che si nascondono dietro a questo nome sono riusciuti a creare: fotografie di buio e.. e luci soprattutto!


 Questo è stato solo un piccolo assaggio di quello che Paratissima può offrire. Sono convinta che valga la pena spenderci più tempo.. al prossimo anno! :)

martedì 26 ottobre 2010

Sono una brava persona?


Scegliamo. Ogni giorno.
Se comincio questo post così sicuramente vi verrà da pensare alle piccole o grandi decisioni che prendiamo quasi quotidianamente.
Se ci pensate bene però, ognuno di noi assume giorno per giorno una scelta in grado di condizionare drasticamente tutte le altre e chiunque ci sta intorno. Scegliamo di essere noi stessi, le persone che siamo diventate col tempo. Decidiamo di essere coerenti, piuttosto che contraddittori. Seguiamo ciò che ci è stato insegnato o ciò che abbiamo fatto nostro. E' un meccanismo inconscio, assecondare la nostra natura è insito in noi.
E' vero, talvolta ci discostiamo da questa sorta di "modello" di comportamento e scegliamo di non essere ciò che siamo, ciò che eravamo. Questo può portare cambiamenti positivi, crescita e.. maturità. Se le scelte però si discostano molto dal noi stessi, le cose si complicano.
Dovremo di sicuro fare i conti con gli altri, con chi abbiamo ferito, deluso... Ma l'opinione altrui forse può non importarci, scivolarci addosso magari.
Da una cosa non si può scappare: il nostro stesso giudizio. In fin dei conti, per quante scuse e palle possiamo contare agli altri e anche a noi stessi, noi conosciamo la verità. Sappiamo se ciò che abbiamo fatto è conforme al nostro schema interiore o no. Siamo consapevoli che c'è sempre una scelta, quella scelta.

Sbagliare è un'altra parte di noi, l'altra faccia della medaglia. Quanti errori ci sono concessi? Quando arriva il momento di chiedersi: ma io sono una brava persona, nonostante abbia fatto qualcosa che potevo evitare?

 Questa sembra essere una domanda senza risposta. Eppure a me potrebbe essere arrivata.

mercoledì 15 settembre 2010

Musica e umore


Dal web riporto una notizia che ho sentito durante il programma di Tony e Ross in onda su Radio 105.
Mi ha molto incuriosito molto e non ho potuto fare a meno di cercare la notizia completa.
"La musica ha il potere di emozionarci: ci consola nei momenti difficili e fa da colonna sonora in quelli felici. Sulla base della musicoterapia, ovvero l’uso della musica a scopi terapeutici, alcuni ricercatori inglesi della Glasgow Caledonian University, guidati da dottor Knox, hanno cercato di studiare qual è il vero impatto che musica e testi hanno sull’umore.

Durante la ricerca, finanziata dall’Engineering and Physical Sciences Research Council, gli scienziati hanno analizzato i brani musicali considerando alcune caratteristiche come testo, ritmo, struttura sonora e l’intensità di emozioni provate dalle persone. In questo modo sono riusciti a stabilire una playlist di canzoni che fanno bene all’animo e di canzoni che, invece, sarebbe meglio evitare. Ad esempio un brano può essere associato ad un evento particolare, lieto o triste” spiega Knox. Gli esperti hanno analizzato i sentimenti, espressi da un gruppo di volontari, associati all’ascolto di alcuni brani musicali. Lo scopo ultimo della ricerca è stabilire un modello matematico che spieghi la capacità della musica di incidere sulle emozioni umane. Questo potrebbe consentire di sviluppare programmi per computer per identificare la musica più adatta ad aiutare i pazienti. Alcuni negozi di musica online già etichettano i brani come felici o tristi. Il progetto dello studio è dare un fondamento scientifico a questo criterio.
Se le canzoni ben ritmate sembrano risollevare l’umore, i ritmi più lenti sono deleteri per lo stato d’animo. Ecco quindi una prima classifica. Sì ai Pink Floyd con “Comfortably Numb“, “I Will Survive” di Gloria Gaynor e Louis Armstrong con la sua “What a Wonderful World”. Se invece state attraversando un periodo difficile evitate di ascoltare “Cigarettes and Alcohol” degli Oasis, “Everybody Hurts” dei Rem e “Another One Bites the Dust” dei Queen.
I risultati di queste ricerche potrebbero consentire di sviluppare programmi computerizzati in grado di identificare la musica più adatta ad aiutare i pazienti. Bisogna comunque tener conto delle variabili personali che spingono una persona verso una determinata canzone, primo fra tutti il vissuto personale."

Ecco l’elenco delle canzoni che potrebbero essere ‘prescritte’ per risollevarsi:


  • Sexual Healing, Marvin Gaye;
  • Comfortably Numb, Pink Floyd;
  • Last Night a DJ Saved My Life, Indeep;
  • Cold Turkey, John Lennon;
  • Healing Hands, Elton John;
  • Wonderful Life, Black;
  • More Than A Feeling, Boston;
  • Alright, Supergrass;
  • What a Wonderful World, Louis Armstrong;
  • I Will Survive, Gloria Gaynor.

Queste invece le canzoni che andrebbero evitate, secondo quanto riportato su Telegraph.co.uk, quando si è un po’ giù di morale:
  • Cigarettes and Alcohol, Oasis;
  • The Drugs Don’t Work, The Verve;
  •  Cardiac Arrest, Madness;
  •  Heaven Knows I’m Miserable Now, The Smiths;
  • Why Does It Always Rain On Me?, Travis;
  •  Insane in the Brain, Cypress Hill;
  •  Manic Monday, The Bangles;
  •  Leave Me Alone, New Order;
  • Everybody Hurts, REM;
  • Another One Bites the Dust, Queen.




 Non conosco tutte le canzoni delle due classifiche, meglio così, ho ancora musica da scoprire. Detto ciò, trovo interessante da un lato che vi siano ricercatori intenti a scoprire gli influssi della musica su di noi. Io ne sono sicuramente influenzata dato l'importanza che ho scelto di darle.
Per altri versi mi sembra che i risultati della ricerca sia un po' scontati. Della serie, ci arrivavo anche io a capire che Everybody Hurts dei Rem (o the Durgs don't work dei Verve) non è magari il pezzo giusto per risollevare il morale.. e che I will Survive di Gloria Gaynor farebbe venir voglia di ballare a chiunque (quasi forse).
Penso infine che "catalogare" le reazioni umane alla musica sia davvero un'impresa difficile.
Le canzoni lente e malinconiche possono portare bei ricordi così come quelle più allegre.
Ognuno di noi ha una diversa percezione e sa qual è il pezzo che lo fa "star bene", perchè anche star bene è diverso per ciascuno di noi.
Il mio consiglio è questo: se dovete affrontare un periodo difficile, pensiamo ad una storia d'amore appena finita, evitate di farvi una compilation con tutte le canzoni che ascoltavate assieme alla vostra lei/lui. Sono altrettanto bandite le canzoni d'amore, sia che parlino di amore infinito o di rottura. Rischierete di ritrovarvi un ricercare il vostro/a lui/lei in ogni testo. So che questa è un'impresa ardua dato che la maggiorparte delle canzoni tratta temi amorosi, ma almeno mettete da parte quelli più struggenti.
E se avete timore di che nella confusione della vostra auto vi capiti in mano quel maledetto cd che lui o lai aveva fatto per voi con tanto amore.. beh, affidatevi solo alla radio. Insomma, ciò che fa male è il masochismo come al solito, non la musica.

lunedì 13 settembre 2010

Quotes

The whole purpose of places like Starbucks is for people with no decision-making ability whatsoever to make six decisions just to buy one cup of coffee. Short, tall, light, dark, caf, decaf, low-fat, non-fat, etc. So people who don't know what the hell they're doing or who on earth they are can, for only $2.95, get not just a cup of coffee but an absolutely defining sense of self: Tall. Decaf. Cappuccino.

You've got a Mail- C'è post@ per te
 
 
 

from http://littlefernista.tumblr.com/

lunedì 6 settembre 2010

Un pensiero veloce


Trascorriamo la maggior parte della nostra esistenza a capire chi siamo.


Diventare e quindi essere consapevoli di sé stessi.

Processo lento e travagliato, meta distante.

Qualcuno però ci arriva prima degli altri, queste persone sembrano quasi che siano circondati da un’aurea indistruttibile.

Altri non si pongono neanche il problema.

E poi ci sono ancora quegli altri. Quelli che ostentano addirittura troppa sicurezza e savoir faire.

Ma c’è una netta differenza tra apparire ed essere..



Red Hot Chilli Peppers - Can't Stop

sabato 28 agosto 2010

ZaNtE

E dopo Cefalonia, è la volta di parlare di Zante. Abbiamo raggiunto la seconda meta del nostro viaggio tramite il traghetto che parte dal piccolo porto di Pessada (sud di Cefalonia) e arriva ad Agios Nikolaos (nord di Zante). I biglietti non sono al momento prenotabili da internet su questa tratta, ma è sufficiente andare lì 45 minuti prima della partenza per avere la sicurezza di imbarcarsi (http://www.gtp.gr/ per tutti gli orari e altre informazioni). Viceversa, è possibile comprarli in anticipo a Zacinto città, nell'agenzia della Ionian Ferries vicino al porto.
Arrivando a Zante, la prima cosa vedrete saranno le Blue Caves. Queste grotte, insieme a quelle di Keri (a sud invece), sono tra le attrazioni più pubblicizzate dell'isola. Vi sono moltissimi tour organizzati per andare a vederle e per fare anche l'intero giro dell'isola.

A Nord, la spiaggia nettamente più bella e particolare è Makris Gialos. E' un ottimo posto per fare snorkeling. Se arrivate a Zante al mattino presto col traghetto come abbiamo fatto noi, vi consiglio di andare direttamente qui. Come avevo scritto nel precedente post, l'acqua tende ad essere sempre più pulita al mattino perchè il mare è calmo. Potrete quindi vedere quasi tutte le varietà di pesci tipiche del mediterraneo.

Lungo la costa orientale vi sono molte spiagge di piccole dimensioni. Noi ci siamo fermati a Drosia, Psarou e a Tsivili. Devo dire che questi posti sono carini, ma non eccezionali come altre parti dell'isola di cui parlerò dopo. Tsivili è un centro molto vivo e letteralmente pieno di locali, ideale per passare la serata.
Sul lato orientale è invece preferibile dirigersi lungo la penisola di Vassilikos. Qui vi sono spiagge più commerciali come Banana e Agios Nikolaos, in cui è possibile praticare molti sport acquatici, ma anche alcune perle dell'isola da non perdere. Mi riferisco a Gerakas e a Dafni. Entrambe fanno parte di zone protette per via della presenza dei nidi di Tartaruga Caretta Caretta. Noterete che i nidi sono contrassegnati e non sempre è possibile accedere a tutta la spiaggia.
A Gerakas troverete un'acqua meravigliosa e volendo potrete provare a cospargervi di argilla dato che il promontorio ne è interamente formato. Dafni è invece famosa perchè qui l'acqua è molto più calda rispetto al resto dell'isola. E' una spiaggia difficile da raggiungere a causa della strada non asfaltata (la vostra macchina sarà interamente ricoperta di polvere). Non provate a raggiungerla a piedi :)
Vicino a Dafni, c'è la spiaggia di Porto Zoro, molto attrezzata. Questo posto è molto carino per via delle presenza di alcuni faraglioni a riva.

A sud di Zante, vi è il Golfo delle Tartarughe. Insieme a Navagio, è ciò che distingue quest'isola da molte altre. Ci sono diversi punti da cui partono le piccole barche che vi mostreranno questi animali. Noi abbiamo siamo partiti da Limni Keri e abbiamo potuto vedere la tartaruga a largo della spiaggia di Laganas. Un'esperienza bellissima!
Se decidete di fare questa escursione non potete non andare anche all'isola di Marathonissi. E' un altro luogo protetto, non è infatti possibile accedere all'interno dell'isola e si può stare solo lungo la riva. Quest'isola potrebbe fare concorrenza al mare dei Caraibi. Spiaggia e mare da sogno! E' inoltre un luogo ideale per fare snorkeling.
Limni Keri, che ho nominato poco sopra, ha invece una spiaggia formata da soli sassi. Quindi se venite qui, armatevi di stuoiette! Le altre spiagge sono invece tutte di sabbia fine. Laganas beach è molto affollata così come la città. A Cefalonia non abbiamo visto nessun posto così pieno di bar, ristoranti e discoteche come questo. 
Vi è poi l'isolotto di Agios Sostis, collegato alla terra ferma da un lungo (e disconnesso) pontile di legno. Qui potete venire di giorno a godervi il sole e di notte a ballare. Spesso ci sono feste a tema, organizzate su Facebook!


Parlando invece di tramonti, vi possiamo consigliare di recarvi al Faro di Keri (sempre a Sud). Qui rimarrete davvero a bocca aperta! Scendete con prudenza lasciandovi alle spalle il parcheggio per ammirare meglio la costa. E' un punto di ritrovo per moltissime persone.

Ad  Ovest dell'isola c'è ancora moltissimo da vedere! Qui la costa è frastagliata e rocciosa. Non ci sono quasi spiagge, ma ciò nonostante potrete fare il bagno lo stesso.. nei fiordi! Andate a Porto Limnionas, passando dal paese di Agios Leon. Ancora una volta, qui l'acqua è magnifica e cambia spesso colore. Dovete solo fare più attenzione rispetto a quando si va in una spiaggia normale (dove in realtà non vi sono particolari precauzioni da prendere). Qui l'acqua è più fredda per via di una sorgente e il mare potrebbe essere mosso. Le pareti rocciose sono ricoperte da molti ricci, ma a meno che voi non ci passiate proprio vicino non correte pericolo. Inoltre per entrare e uscire dall'acqua non ci sono scalette o gradini :) quindi se avete i piedi delicati vi conviene avere delle scarpette adatte.
Purtroppo devo dire che questo posto è diventato molto famoso col tempo e quando l'abbiamo visto noi era pieno di turisti.. praticamente tutti italiani! Oltre a ciò, è considerato un buon posto per fare snorkeling.. ma a causa di tutta quella gente non abbiamo visto pesci a dire al verità!

Un altro bellissimo fiordo è quello di Porto Vromi, raggiungibile dal villaggio di Maries. Purtroppo lo scorso anno un incendio durato sei giorni ha reso le colline che lo circondano aride e secche rispetto a come erano prima. Qui vi è però una piccola spiaggia molto carina. Da questa insenatura partono i battelli per raggiungere Navagio, ovvero la spiaggia del relitto. Zanteisland.com considera questo luogo come quello più bello dell'usola e non ha torto.
Tenete presente che il mare è spesso agitato quindi vi conviene informarvi e assicurarvi che per quel giorno siano previste gite. Quando siamo andati noi, la barca non ha potuto avvicinarsi a riva più di tanto. Abbiamo lasciato tutto sulla barca e abbiamo raggiunto la spiaggia a nuoto.
La spiaggia è meravigliosa, la sabbia è la più bella e fine dell'isola. L'acqua è azzurra come quella di Myrtos, ma non trasparente. Questo luogo ha qualcosa di magico e surreale.

Se volete vedere la spiaggia e il relitto dall'alto, proseguite dopo Maries verso il paese di Anafonitria. Seguite le indicazioni e arrivete ad un parcheggio situato sopra alla scogliera dove si trova il relitto. Potrete salire un una sorta di balcone sospeso nel vuoto ma protetto e godere di una vista indimenticabile. Da non perdere.

Oltre a vedere la Spiaggia del Relitto, la gita in barca da Vromi vi permette di vedere altri fiordi e grotte non raggiungibili se non via mare. Potrete anche a vedere la famosa grotta di Poseidone, dove la prete rocciosa sembra proprio avere la forma di una faccia! 



Vi lascio col la lista dei ristoranti in cui siamo stati.. tutti ottimi e convenienti. Per saperne di più andate su zanteisland.com, che sicuramente ha saputo parlarle meglio rispetto a quanto farei io ora.

Taverna akrotiri - A Zante, sulla collina di Akrotiri
Taverna porto limnionas- Porto Limnionas
Taverna andreas- Kipseli
Taverna Vardiola- Porto Koukla
Taverna Sunset- Keri




martedì 24 agosto 2010

Cefalonia

Sono rimasta molto contenta di aver scelto di passare le mie vacanze a Cefalonia e Zante.
Prima della partenza abbiamo cercato di organizzare il nostro viaggio in modo tale da gestire bene il tempo a disposizione usando soprattutto internet per avere tutte le informazioni. Da questo punto di vista posso dirvi che ci sono ottimi siti che descrivono entrambe le isole e vi danno tutti i dettagli utili riguardo a come raggiungerle, come girare, dove mangiare.. e cosa non perdere assolutamente.
Soprattutto per Zante, potete affidarvi completamente a http://www.zanteisland.com/. Noi abbiamo seguito tutte le sue indicazioni e non abbiamo sbagliato un colpo (soprattutto i ristoranti!!).

Queste due isole, entrambe stupende, sono simili per alcune caratteristiche (d'altra parte sono molto vicine), ma differiscono per altre.

Cominciando da Cefalonia, posso che dirvi che la nostra sistemazione era a Svoronata, nel sud dell'isola, a dieci minuti da Argostoli. Credo che questo sia un buon punto di partenza per girare l'isola, anche se è molto grande e i chilometi da percorrere non sono pochi per raggiungere alcune spiagge.

A pochi munti da Svoronata ci sono diverse spiagge: Makris Gialos, Platis Gialos, Avithos Beach e Ai Heli. Sono definite come le spiagge più "commerciali" dell'isola, essendo vicinissime ad Argostoli.
Tutte le spiagge dell'isola (a parte le calette più nascoste) hanno una zona attrezzata (lettini e ombrellone a sei euro).
Makris Gialos ha un moderno bar ed è separata da Platis Gialos solo da alcune scogli.
Secondo il nostro parere Avithos Beach è la più carina tra queste, specialmente se ci si allontana dalla zona attrezzata e si va verso gli scogli.
 Come accade spesso in quest'isola, abbiamo notato anche qui che il mare tende ad essere sempre un po' agitato al pomeriggio. Se volete fare snorkeling ad esempio è sicuramente più indicata la mattina.


Abbiamo dedicato una giornata intera alle spiagge di Kaminia e Skala, ad est dell'isola. Nonostante sia forse meno conosciuta della seconda, Kaminia ha un'acqua bellissima, molto trasparente, e sabbia fine. A Skala invece ho avuto il primo incontro ravvicinato con i sassolini, unico inconveniete di alcune spiagge dell'isola. Oltre alla spiaggia chilometrica, Skala offre moltissimi locali dove mangiare la sera. Alcuni ragazzi del posto ci hanno consigliato di andare al ristorante Paspala, ha una splendida vista mare!

Veniamo ora ad un luogo che non potete assolutamente perdere a nord dell'isola: Myrtos. Questa spiaggia è considerata una delle più belle al mondo, oltre ad essere una delle più fotografate. Prima di scendere dovete fermarvi ad uno dei due belvedere segnalati dai cartelli e ammirare la vista mozzafiato.
Non c'è molto parcheggio, quindi è bene arrivare non troppo tardi per non dover lasciare l'auto sulla ripida salita. L'acqua ha un colore molto particolare, un azzurro che da nessun altra parte avevo mai visto. Non è però trasparente, anzi il mare tende ad essere piuttosto agitato al pomeriggio. La gente però riesce a divertirsi proprio grazie alle onde!  L'unica nota negativa di Myrtos sono ancora una volta i sassolini.. ma è qualcosa di rimediabile direi :)
Non lontano da Myrtos, c'è Assos, un piccolo paese su un lembo di terra circondato dal mare. Non vi consiglio la sua spiaggia, interamente formata da ciottoli. Il paese è però molto carino e il paesaggio ancora una volta è suggestivo. Noi abbiamo visto anche un bellissimo tramonto mentre facevamo ritorno, oltre alle immancabili capre che spesso si incontrano libere per strada..

Osservando il paesaggio dal finestrino dell'auto, ho notato che l'isola è piuttosto arida, fa eccezione la zona del golfo di Sami (città in cui arriverete se viaggiate in traghetto). Qui le colline sono verdi e circondano anche la vicina spiaggia di Antisamos. Vi consiglio assolutamente di spenderci parte del vostro tempo, è un posto magnifico, oltre ad essere stato il set del "Mandolino del Capitano Corelli".

Petani è un altro luogo imperdibile a mio parere, a Nord-Ovest dell'isola. La forma di questa spiaggia è molto simile a quella di Myrtos, ma l'acqua è totalmente differente. Qui è trasparente ed è luogo ideale per lo snorkeling. Fate una breve cammminata (ma armati di scarpe, non semplici ciabatte) in direzione degli scogli, verso la zona più isolata e tranquilla della spiaggia. Potrete vedere molti pesci e la spiaggia vi sembrerà ancora più bella, se già non lo fosse abbastanza.

Lo stesso giorno abbiamo proseguito per Xi Beach, dopo la città di Lixouri (collegata ad Argostoli da un traghetto). La nostra intenzione in realtà era di fermarci a Lepeda, ma abbiamo mancato l'unico cartello (e girato nel senso opposto al nostro) che ne indicava la strada.
In questa parte dell'isola abbiamo visto molti resort di lusso. Non penso sia però la meta ideale per chi vuole fare il tour dell'isola dato che si trova a Sud estremo della penisola di Lixouri.
Questa spiaggia è decisamente affollata e ha la particolarità di avere sabbia rossa!

Rimangono le spiagge di Lourdas, Trapezaki e Agios Thomas, nuovamente a sud dell'isola. Delle tre, è l'ultima a distinguersi per distacco.. e vi assicuro che non l'avrei mai detto. Pensavo che questo piccolo angolo avesse poco da offrire, invece potrebbe quasi essere descritto come un piccolo paradiso dove l'acqua sembra quella di una piscina. Questo è un altro posto ideale per lo snorkeling. E fatevi coraggio, oltrepassate la salita e andate nella spiaggetta più lontana tra le due. ebbene sì, a Cefalonia spesso i luogo più inc.. ehm distanti.. sono quelli più belli.
Lourdas non ha una spiaggia spettacolare se confrontata con le altre dell'isola, ma ha un ristorante che vi consiglio : Andromeda. Noi abbiamo avuto la fortuna di capitarci nella serata a buffet, con tanto di musica e balli greci ( e signore inglesi pronte a tutto pur di imparare a ballare).

Da quello che abbiamo potuto vedere, Cefalonia è più tranquilla rispetto a Zante. Non c'è moltissima vita notturna, se cercate locali dovete andare ad Argostoli (anche se noi siamo andati solo per cena) o a Lassi in particolare. Tenete presente però che la discoteca Stavento inaugurava la stagione estiva il 7 di Agosto ( quando noi saremmo stati già a Zante), con nostro grande disappunto.
Un altro ristorante da consigliarvi è Mavros Gatos (gatto nero), iprobabilmente non l'avremmo trovato senza le indicazioni del persona del nostro hotel. Qui si può mangaire pesce ottimo a prezzi davvero convenienti! Assolutamente da provare.

Cefalonia offre inoltre la possibilità di vedere alcune grotte, quelli di Droganati e di Melissani. Noi abbiamo visitato solo le secondo. In realtà si tratta di una grotta-lago propriamente. La volta è infatti scoperta, la luce del sole illumina l'acqua. Ancora una volta, si possono ammirare colori stupendi. L'escursione è breve, ma molto folckoristica per via dei barcaioli che vi accompagnano.

A Zante dedico un post a sè, questo è già abbastanza lungo :)






venerdì 20 agosto 2010

Back

Tornata dalla vacanze sono stata raggiunta da pensieri che ormai mi accompagnano ad ogni ritorno e che quindi conosco molto bene. La malinconia di lasciare quel posto in cui sono stata così bene e la consapevolezza che tutto dovrà tornare come prima della partenza.

Casa mia non mi manca mai molto mentre ne sono lontana. Questo è dovuto al fatto che fin da piccola ho potuto viaggiare da sola e abituarmi al distacco. Non pensate che abbia un cuore di pietra, ci sono alcune cose di cui sento la mancanza, ma non ne voglio parlare.

Volenti o nolenti, a casa bisogna tornare, anche se faccio fatica ad accettarlo.(anche se qualcuno va via per tornare mai più. Provate a scrivere "Italiani in" su Google e guardate qual è la prima parola che vi viene suggerita).
Si riprende la vita di tutti i giorni, dettata dall'orologio e dalle scadenze da rispettare.

Pensando a tutto ciò, mi sono resa conto che per me il vero "giro di boa" è l'estate, sono le vacanze. Sono fortunata perchè posso ancora godermi questa stagione quasi del tutto, cosa che chi ha un lavoro non può fare. Questo è il periodo in cui stacco totalmente dalla mia realtà quotidiana, cambio le mie abitudini con altre che mi calzano ugualmente bene e mi sento più leggeri.
Posso permettermi di non guardare l'orologio per ore e non devo render conto quasi a nessuno.

Molti pensano che un nuovo inizio arrivi con la mezzanotte del 31 dicembre.
 Per me non cambia un bel niente in quei giorni.

Ecco perchè è così dura per me tornare alla routine di tutti i giorni. A questo c'è da aggiungere la pioggia ininterrotta del 14 agosto che mi ha accolto (sono passata da 33 gradi a 13), una città fantasma che lo è ancora di più d'estate e altre situazioni che tornano a stringermi la gola come un tempo.

Anche quest'anno, come sempre, avrei già voglia di ripartire e non sarà facile archiviare quest'idea almeno momentaneamente.
Come sempre.

R.E.M. - Shiny Happy People

martedì 27 luglio 2010

Coincidenze casuali?

Vi è mai capitato che qualcosa, tipo una canzone, un film, una frase, tornasse spesso a farsi visita durante la vostra vita?
 Ciò che ci accade talvolta può sembrare caotico, privo di un nesso.. Ogni tanto però ritroviamo puntualmente qualcosa che ha già fatto parte di noi. Per accorgersene è necessario fare un minimo di attenzione, se si è sempre distratti è difficile rendersene conto.

Mi accorgo di queste coincidenze in due situazioni ben distinte.
Spesso quando imparo qualcosa di nuovo (una parola, un concetto), me lo ritrovo davanti poco dopo. Sul giornale, su un libro,  in tv.. Probabilmente prima non ci facevo caso e invece dopo il mio occhio/udito ne è subito attirato.

A volte, invece, passa maggior tempo.
 Riporto qui sotto una delle mie poesie preferite. Mi è piaciuta fin da subito quando l'ho studiata al Liceo. Me la sono ritrovata nel tema di maturità che ho scelto di scrivere. Una persona molto cara a me la sa a memoria. Andrò in vacanza lì quest'estate. Coincidenze più o meno causali?

Al prossimo incontro.



A ZACINTO



Né più mai toccherò le sacre sponde


Ove il mio corpo fanciulletto giacque,


Zacinto mia, che te specchi nell'onde


Del greco mar da cui vergine nacque





Venere, e fea quelle isole feconde


Col suo primo sorriso, onde non tacque


Le tue limpide nubi e le tue fronde


L'inclito verso di colui che l'acque






Cantò fatali, ed il diverso esiglio


Per cui bello di fama e di sventura


Baciò la sua petrosa Itaca Ulisse.






Tu non altro che il,canto avrai del figlio,


O materna mia terra; a noi prescrisse


Il fato illacrimata sepoltura.




 

domenica 25 luglio 2010

Nelle Langhe

Ho pensato che sarebbe carino scrivere qualcosa sui viaggi o sui brevi giri che mi concedo ogni tanto. Questo vuole essere un aiuto a chi cerca informazioni e consigli su dove trascorrere il proprio tempo libero.. e potrebbe servire anche a me in caso mi dimenticassi col tempo dove sono andata e cos'ho fatto..

Ho deciso di cominciare dall'ultimo viaggio che ho potuto fare, due giorni nelle Langhe.
Abbiamo scelto questa meta per gli stupendi paesaggi che questa zone offre.. e anche per la vicinanza col Canavese, da cui siamo partiti! Ci siamo spostati in macchina, ma penso che questo itinerario sia affrontabile e ugualmente piacevole anche in moto!

Il primo posto in cui siamo fermati è Pollenzo, paese vicino a Bra e sede dell'Università di Scienze Gastronomiche. Quest'ultima si trova all'interno del borgo chiamato "Agenzia", lo potete vedere qui sotto.

All'interno di questo complesso vi sono inoltre un Albergo con piscina, un Ristorante e la Banca del vino. Tutto ciò è circondato da due grandissimi prati che rendono questo luogo ancora più piacevole a parer mio.

Dopo aver attraversato distese di noccioli, ci siamo poi spostati a La Morra, a 9 km circa da Pollenzo. Ci siamo trovati finalmente di fronte al vero e proprio paesaggio tipico delle Langhe. Questo paese si trova sulla cima di un colle ed è quindi possibile godere di una strepitosa vista su tutta la vallata e su tutti i paesi circostanti. Purtroppo quel giorno vi era una leggera foschia, ma il paesaggio lascia comunque senza fiato.



Proseguiamo in direzione Barolo. Questo paese si trova letteralmente immerso nelle vigne! Vi consiglio di fare attenzione mentre scendete da La Morra perchè potrete scattare foto molto suggestive. Questa è una delle viste che mi ha maggiormente colpito, dopo il belvedere di La Morra. Molto carino il Castello Falletti. Inutile dire che questo paese è importante principalmente per il vino, ma questo andrebbe detto delle Langhe in generale!

A pranzo ci siamo fermati a Monforte d'Alba, all'albergo ristorante il Grappolo d'Oro. Avevamo già letto recensioni positive di questo posto e possiamo confermarne la buona qualità. Abbiamo mangiato degli agnolotti all'ortica e murazzano (un formaggio che prende il nome proprio dal paese di Murazzano) e dei tajarin al sugo di salsiccia e carne. Entrambi i piatti erano ottimi. Il ristorante è situato sulla piazza principale ed è possibile mangiare anche all'aperto (un Must per noi).

Dopo la veloce pausa pranzo, siamo scesi fino a Murazzano, passando per Dogliani e Belvedere Langhe. Eravamo già stati in questa zona l'anno scorso per fare un giro al Safari Park di Murazzano, per cui non ci siamo fermati come invece abbiamo sempre fatto negli altri centri.
 Qui il paesaggio cambia rispetto a quanto visto prima. Il bosco prende spesso il posto dei vigneti e la vallata è molto più ampia.
Risalendo, consiglio di fare una sosta a Bossolasco. In questo borgo, molto carino, regna un silenzio surreale e ogni casa è contrassegnata con un'immagine che raffigura un diverso volatile (falco, cornacchia, quaglia..)

 

Le due tappe successive sono state Serravalle Langhe e Serralunga d'Alba. Tra le due è sicuramente la seconda a meritare una sosta, sia per la vista che offre sia per il suo Castello.

Il nostro giro è proseguito ancora verso Grinzane Cavour, dove ci siamo fermati nuovamente al Castello (luogo dove tra l'altro si possono organizzare anche matrimoni). In questo paese, posso consigliare il ristorante Nonna Genia. Questa volta non ho avuto occasione di poterci andare, ma spesso ci sono stata in passato e l'ho sempre trovato ottimo.


Il nostro primo giorno è terminato a Diano d'Alba, paese da cui proveniva il mio nonno materno e a cui mi sento un minimo legata. Abbiamo dormito all'Agriturismo Castella, gestito da ormai miei lontani parenti. Il mio giudizio non è però influenzato dai legami di parentela :) Il posto è molto carino e facile da trovare. Hanno una terrazza da cui si può ammirare la vallata (purtroppo anche qui la foschia di quel giorno ha ridotto notevolmente la visibilità) e la prima colazione è stata abbondante e variegata!

Concludo il racconto del primo giorno raccontandovi del posto in cui siamo andati a mangiare a cena, consigliatomi dai gestori dell'Agriturismo Castella. Il ristorante si chiama "Nelle Vigne", sempre a Diano d'Alba, ed è situato in una posizione eccezionale. Si trova appunto immerso tra vigneti e noccioli. Potrei definirlo elegante ma semplice allo stesso tempo. Un posto che mette a proprio agio in pratica.



Abbiamo ovviamente preferito mangiare all'aperto per poter godere dello stupendo paesaggio. Il servizio è stato perfetto. Questo ristorante offre la possibilità di scegliere fra due menù ( a seconda della quantità di portate, 21 euro o 25 euro, bevande escluse) che comprendono piatti tipici piemontesi.
Non c'è stato un piatto che io non abbia apprezzato. In particolare mi sono piaciuti soprattutto:
le acciughe in salsa di nocciole (un abbinamento che mai prima avevo provato)
le frittelle di pane avvolte nel lardo aromatizzato
Le porzioni sono decisamente abbondanti, quindi preparatevi!



mercoledì 21 luglio 2010

Restyling

Il blog ha cambiato aspetto già da qualche giorno. E' stata una scelta un po' forzata, mi piaceva il vecchio layout e non avevo programmato di fare un cambiamento. Tuttavia, mi sono adeguata per poter usufruire delle nuove funzioni di Blogger e ho passata un bel po' di tempo a scegliere un nuovo modello che mi soddisfacesse. Il risultato è quello che vedete al momento, potranno esserci altri cambiamenti o miglioramenti (spero).



Più di una volta ho pensato che vorrei sapere come abbinare i colori. Vorrei avere questo dono. Mi viene da pensarci quando cerco di immaginare come sarà la mia casa un giorno l'altro. Non so nulla di arredamento ma cerco di interessarmene quando posso perché vorrei essere soddisfatta delle scelte che farò.
 Ecco perchè mi piacerebbe anche andare al Salone del Mobile prima o poi.
Al momento ho solo osservato le installazioni del Fuori salone ospitate dal cortile della Statale di Milano. Ne rimango affascinata ogni anno senza però capirne troppo il senso.

Quando ho dovuto scegliere il nuovo modello per il blog, ho iniziato a pensare a tutto ciò. Non sapevo da dove iniziare, quali colori abbinare. Potevo solo immaginare quali fossero quelli più piacevoli alla vista.
Abbinarli nel modo giusto e creare qualcosa d'effetto però è un'altra cosa.
 E' quella dote che vorrei.

martedì 13 luglio 2010

Di prima mattina

http://www.fotolog.com.br/youhearmenow/20013324


      Ritrovare una collana che davi ormai per persa. E' una piccola e banale gioia che però sa strapparti via un sorriso. Trascuriamo il fatto che la colonna si trovasse insieme a tutte le altre nella apposita scatola, ironia della sorte. L'avevo cercata ovunque (quasi) e ormai ero rassegnata a non rivederla mai più.

      Spesso, quando ho smarrito un oggetto, me lo sono ritrovato davanti quando meno me lo aspettavo. 
L'ho ritrovato dopo aver smesso di cercare. La sorpresa e la felicità sono state perciò ancora più grandi.


       Credo che questo discorso non possa invece essere fatto rispetto alle persone che più amiamo.
 Se lasci andare una persona, se la perdi, è difficile ritrovarla poi davanti a sè stessi, come se nulla fosse.
Ogni lasciata è persa..  meglio fare attenzione a ciò che si lascia andare.

lunedì 12 luglio 2010

Onore alla Spagna

Ecco il video per cui la rete sta letteralmente impazzendo.

Una volta eliminata l'Italia, speravo proprio vincesse la Spagna. E' la squadra che fin da subito mi è piaciuta di più e mi ha maggiormente convinto. A parte ciò, ho sempre amato la Spagna ogni volta che ci sono stata e la lingua spagnola , quindi non è stato proprio difficile scegliere chi tifare :)

lunedì 28 giugno 2010

Le donne e il pallone







La causa principale dei litigi amorosi sembra essere il calcio.


Radio e giornali sostengono infatti che i Mondiali dividano uomini e donne e invitano quest'ultime ad essere ancora più pazienti rispetto a quanto già fanno durante il campionato.


Per sollevare il morale delle povere donne costrette a vedere "quei 22 uomini che corrono in mutandoni dietro la palla" (questa è una celebre citazione di una mia professoressa), i giornali propongono rubriche in cui si stilano classifiche dei giocatori più belli per fornire un motivo anche a mogli e fidanzate per guardare le partite.


Vi sono poi siti web che danno idee alle donne su come trascorrere da sole il tempo che il maschio passa invece inchiodato alla televisione.


La nuda verità è questa: siamo noi donne a dover trovare un compromesso!



Tutto ciò non mi riguarda, per fortuna. Sarà il fantamondiale, sarà che ho la televisione a mia completa disposizione, sta di fatto che sto seguendo moltissimo questo mondiale. La situazione è alquanto paradossale se la confronto con quella di quattro anni fa. L'Italia infatti è uscita dal mondiale con largo anticipo, invece nel 2006 vinse. Ebbene, all'epoca devo aver guardato veramente poche partite. Non ho mezzo ricordo legato al percorso dell'Italia, solo qualcuno della finale.
Ero infatti alle prese con la mia maturità e stavo per affrontare un radicale cambiamento di lì a qualche mese, anche se io ancora non lo sapevo.

Nel frattempo c'era invece chi (i ragazzi) si trovava a guardare le partite a Gauna e si faceva delle grandi risate.

Ho guardato la finale ad Ivrea, in pieno centro. Ero appesa alla grata di un negozio per poter vedere la partita a causa della mia scarsa altezza. Quando la sofferenza è finita, una folla impazzita ha travolto la città. Ivrea non è mai stata così piena neanche a Carnevale, l'unico evento in grado di richiamare gente in questa città.


Disorientamento: e' questa la sensazione che ho provato all'epoca. Non gioia, né stupore. Ero letteralmente disorientata, non sapevo cosa fare. Intorno a me c'era gente che non stava ferma un attimo, camion carichi di persone che andavano avanti e indietro. Io non avevo nessuna intenzione di salire sul camion :-)
Poco dopo mi hanno raggiunto persone a me care, persone euforiche ma più tranquille.. così pure io ho potuto festeggiare senza dover fare cose strane.

Spesso ripenso a quell'estate, al momento rappresenta ancora il più grande cambiamento che io abbia mai affrontato.
E' stato come chiudere una porta ed entrare in una stanza in cui non ero mai stata.
Con il passare del tempo, ho potuto notare che quella sensazione di disorientamento, che quella sera ho provato per la prima volta, mi ha accompagnato a lungo. Mi sono dovuta ambientare in quella nuova stanza, ho dovuto cercare nuovi punti di riferimento. Non potevo più affidarmi a quelli vecchi. Quel 9 luglio è stato per me un anticipo di quanto avrei vissuto dopo.










giovedì 3 giugno 2010

a trip in the music




Il mio viaggio nella musica ha avuto inizio molto presto.



I primi gruppi che i miei genitori mi hanno fatto ascoltare fin da piccola sono stati gli Eurytmics, i Queen, i Beatles.. abbiamo ancora questi cd, a malincuore abbiamo invece rivenduto i vinili (che io avrei volentieri tenuto se fossi stata interpellata).



Mi facevano poi ascoltare moltissima musica classica, probabilmente conoscevo più brani classici all'epoca di quanti ne conosca ora..



Durante gli anni delle elementari ascoltavo principalmente musicassette (Cristina D'avena era ovviamente il mio mito). Un'estate però, andai in colonia e rimasi colpita da una canzone che tutte le ragazze più grandi cantavano: "Più bella cosa" di Eros Ramazzotti. Tornai a casa e comprai il cd. Fu il mio primo cd. Forse ora fa un po' ridere che sia stato proprio questo.



Negli anni successivi, ho cominciato a guardare spesso e volentieri Mtv. Grazie a questo canale ho scoperto moltissime canzoni che tutti noi conosciamo e che non si possono non conoscere, e che per me erano ancora tutte da scoprire all'epoca. Pezzi classici, pezzi che hanno inventato o cambiato generi musicali. Ho ritrovato anche pezzi che già conoscevo, che avevo sentito di sfuggita e di cui non sapevo titolo, autore.. nulla.




Ho cominciato a registrare da sola alcune cassette, collegando la tv all'impianto stereo. C'era solo un problema. Dovevo aspettare che Mtv passasse il video della canzone che volevo. Ma io ero disposta a questo e anche a discutere con i miei perchè tenevo la tv accessa mentre studiavo.






Mi piaceva scoprire canzoni nuove, mi piaceva aiutare le altre persone a trovare pezzi che cercavano da tempo.. Era una piccola soddisfazione, ma mi ha sempre reso felice..






Poco dopo è nato Napster, qualcosa che ha cambiato il mondo della musica totalmente.



Era il 6 Dicembre 2000. Tutto è cominciato con Beautiful Day degli U2, un inizio più promettente rispetto ad Eros.









A distanza di anni mi è rimasta la stessa passione per la musica, ma soprattutto la stessa curiosità e voglia di scoprire. Quando sento una canzone nuova cerco di sentire esattamente il testo per poi riuscire a trovarla.



Quando ci riesco, provo sempre un piccolo e forse stupido senso di soddisfazione. D'altronde se ci pensate, è proprio una piccola gioia.

giovedì 27 maggio 2010

Love above all


Se una persona ti vuole bene, resta accanto a te senza che tu abbia bisogno di chiederglielo.

Lo fa di sua spontanea iniziativa.
È molto, molto difficile mettere d'accordo cuore e cervello. Pensa che, nel mio caso, non si rivolgono nemmeno la parola. (Woody Allen)
Mentre si guarda un film spesso viene spontaneo pensare che certe scene non potrebbero mai ripetersi nella vita reale. E' vero, alcune scene sono così assurde e inverosimili e non ne saremo mai noi i protagonisti. Ma non tutte sono così, alcune capitano anche a noi.

Milano è sempre in anticipo.

Milano è così, è la città aperta a tutti e tutto.
Ho scoperto che quest'anno hanno inventato una fiera chiamata "Ex punto a capo". E' interamente dedicata a separazioni, divorzi e neo singles. Questa sembra essere la nuova frontiera del bussiness. In questa occasione è stata pure presentata la "Torta del divorzio" (immagino per festeggiarlo)..
Esiste anche la "Strasingle" ovvero la maratona interamente dedicata ai singles. Lo slogan è "Rincorri la tua anima gemella"... Già è difficile far conversazione normalmente, immaginatevi correndo.. E poi c'è gente rincorre tutti i giorni la propria anima gemella senza dover pagare una quota d'iscrizione..

For more infos
http://www.expuntoeacapo.it/
www.strasingle.it

martedì 11 maggio 2010

Up in the Air



Ryan Bingham: How much does your life weigh? Imagine for a second that you're carrying a backpack. I want you to pack it with all the stuff that you have in your life... you start with the little things. The shelves, the drawers, the knickknacks, then you start adding larger stuff. Clothes, tabletop appliances, lamps, your TV... the backpack should be getting pretty heavy now. You go bigger. Your couch, your car, your home... I want you to stuff it all into that backpack. Now I want you to fill it with people. Start with casual acquaintances, friends of friends, folks around the office... and then you move into the people you trust with your most intimate secrets. Your brothers, your sisters, your children, your parents and finally your husband, your wife, your boyfriend, your girlfriend. You get them into that backpack, feel the weight of that bag. Make no mistake your relationships are the heaviest components in your life. All those negotiations and arguments and secrets, the compromises. The slower we move the faster we die. Make no mistake, moving is living. Some animals were meant to carry each other to live symbiotically over a lifetime. Star crossed lovers, monogamous swans. We are not swans. We are sharks.



Ryan Bingham: [on getting through airport security] Never get behind old people. Their bodies are littered with hidden metal and they never seem to appreciate how little time they have left. Bingo, Asians. They pack light, travel efficiently, and they have a thing for slip on shoes. Gotta love 'em.

Natalie Keener: That's racist.

Ryan Bingham: I'm like my mother, I stereotype. It's faster.



Ryan Bingham: If you think about it, your favorite memories, the most important moments in your life... were you alone? Life's better with company.




Ryan Bingham: I thought I was a part of your life.

Alex Goran: I thought we signed up for the same thing... I thought our relationship was perfectly clear. You are an escape. You're a break from our normal lives. You're a parenthesis.

Ryan Bingham: I'm a parenthesis?



Ryan Bingham: Anybody who ever built an empire, or changed the world, sat where you are now. And it's *because* they sat there that they were able to do it.




Ryan Bingham: All the things you probably hate about travelling -the recycled air, the artificial lighting, the digital juice dispensers, the cheap sushi- are warm reminders that I'm home




Natalie Keener: I really like my luggage. Ryan Bingham: That's exactly what it is, it's luggage. You know how much time you lose by checking in? Natalie Keener: I don't know. Five, ten minutes? Ryan Bingham: 35 minutes a flight. I travel 270 days a year. That's 157 hours. That makes seven days. You're willing to throw away an entire week on that?