Che l'amore sia tutto, è tutto ciò che sappiamo dell'amore (Emily Dickinson).



sabato 10 gennaio 2009

Tra film, neve, attualità, studio..




Ho rivisto Pulp Fiction. La prima volta che ho guardato questo film è stata alquanto strana. Salmo, se non ricordo male, l'aveva portato a scuola perché Brugnoli ci aveva detto che avremmo potuto guardare un film durante la sua ultima ora di lezione del terzo anno. Giustamente avevamo scelto di guardare qualcosa di tranquillo no? Non mi ricordavo una buona parte del film, ovvero il capitolo "L'orologio d'oro"(ma dove avevo al testa in quel momento...?), il resto invece mi era rimasto ben impresso. A mio parere, la prima volta che vedi Pulp Fiction non te lo gusti appieno, non sai cosa sta per succedere, sei un po' teso.. Ieri sera, invece, l'ho apprezzato ancora di più. (esclusa la parte che non ricordavo ovviamente). E' incredibile come alcune scene siano talmente assurde da farti ridere quasi. Idem i dialoghi. Grande John Travolta, grande Uma Thurman, grande Samuel L.Jackson.



Non molto tempo fa ho visto anche Jackie Brown, non avevo avuto modo di scriverlo. Pure quello mi è piaciuto parecchio, soprattutto la protagonista mi ha affascinato con il suo modo di parlare e di fare.

Quentin Tarantino passa a pieni voti il mio esame, per quanto possa contare. Unico neo: Hostel. Orribile.


Riguardo a questa settimana non ho molto da dire, l'ho passata sui libri purtroppo. Oggi ne sto risentendo, spero di non essere arrivata allo stremo delle forze, sennò Lunedì come farò ad essere lucida? speriamo, speriamo, speriamo.. Intanto stasera respirerò finalmente un po' di aria uscendo e cercando di distarmi un po'.

Sono ancora allibita dal caso Facebook-Molinette. Anzi, non solo allibita, la stupidità umana è infinita, quindi c'era da aspettarsi che prima o poi sarebbe successo qualcosa del genere. Certo, lavoro ce ne sarà sempre nel mio ambito futuro se la gente continua a comportarsi così. non devo aver paura della disoccupazione! A mio parere non è ovviamente facebook la causa di tutto ciò, c'è una ignoranza delle regole deontologiche prima di qualsiasi regola inerente alla privacy. Poi fa ridere che le stesse persone che non si sono minimamente curate dei diritti dei pazienti ritratti nelle foto cerchino ora di scagionarsi appellandosi alle stesse regole della privacy che hanno violato. "Non sapevo d'essere fotografato" (e intanto sorrido). Sono stata vittima di un attacco da parte di un hacker che è entrato nel mio profilo ( e le foto erano nei gruppi di discussione ed erano taggate). Come si fa a pensare che non ci siano mai conseguenze per le nostre azioni? Ma poi com'è possibile una così bassa forma di educazione e buon senso nei confronti dei pazienti? Intanto c'è stata una sospensione per dieci giorni, il resto si vedrà. Non mi ritengo una maga del computer o di internet, però cerco di metterci un po' di buon senso. Quel che è scritto qua sopra vi rimane per sempre. Non è una semplice rivista da sfogliare.

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