Che l'amore sia tutto, è tutto ciò che sappiamo dell'amore (Emily Dickinson).



lunedì 9 settembre 2013

Cappadocia.


Per arrivarci da Istanbul si può fare tappa ad Ankara, anche se questa città vi sembrerà anonima rispetto alla prima. Non c’è competizione d'altronde.  Il Castello è conservato piuttosto rusticamente. Il Museo delle civiltà anatoliche merita, ma negli ultimi anni buona parte dell’esposizione è chiusa per restauri dell’edificio. Imponente e interessante è invece il mausoleo di Ataturk.

Proseguendo per la Cappadocia, vale la pena fermarsi all’immenso lago salato Tuz Golu. Un paesaggio lunare su cui camminare a pieni nudi volendo. Incredibile il contrasto con le campagne dalle tinte ocra del grano che lo circondano. Talvolta il lago assume delle surreali sfumature viola.

Altra tappa prima di entrare nel vivo della Cappadocia è  il lago nel cratere di narli gol e la vicina Valle di Ihlara. Un canyon in cui si possono vedere alcune chiese scavate all’interno della roccia.









Goreme.

 In questo villaggio si può visitare il Museo a Cielo Aperto, ovvero un insieme di chiese e cappelle scavate nelle formazioni rocciose tipiche di questa zona. Si tratta di cenere vulcanica che si è depositata e che è stata lavorata dagli agenti atmosferici dando vita a forme originali e talvolta un po’ bizzarre.
Nei dintorni di Goreme si possono visitare altre vallate, come la Valle dell’Amore, la Valle dei Piccioni e la Valle delle Rose, nonché i camini delle fate, caratterizzate da formazioni rocciose sempre diverse. E’ meglio alzarsi un po’ presto la mattina, questi siti si affollano presto di gente.


Un’esperienza unica è senz’altro ammirarle dall’alto di una mongolfiera alle prime luci del mattino. Io ho volato con la Istanbul Ballons ed è stato emozionante. Costo 150 euro, li vale tutti!

Uchisar. 
Qui è presente una formazione rocciosa che può ricordare la forma di un castello. Bellissima anche la vallata di fronte perché in questo caso le rocce sembrano dune di sabbia.










Città sotterranea di Kaymakli.

Questo luogo, assieme ad altri cento almeno, offriva protezione ai cristiani dai passaggi degli eserciti persiani e arabi. Se soffrite seriamente di claustrofobia pensate bene se potreste andare in difficoltà nel dover passare in cunicoli molto stretti. La visita è pero molto interessante!




Valle di Soganli. 
Anche in questa vallata, ricca di alberi di albicocche, sono presenti alcune chiese rupestri da vedere. Se vi trovate in questa zona all’ora di pranzo fermatevi al ristorante Soganli, di proprietà dell’attuale sindaco del paese. Mangerete a volontà spendendo poco, all’ombra degli albicocchi. Relax assicurato e rischio pennichella del dopo pranzo elevatissimo.


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