A settembre non stavo certo pensando di tornare a breve nella capitale francese dopo la mia ultima visita del mitico capodanno 2006/2007.
Parigi non è infatti presente nell'elenco annotato qui sul blog delle mete dove vorrei fare ritorno.
Il ritorno era nell'aria in realtà: giusto qualche settimana prima di prenotare mi sono ritrovata a parlare di Parigi e del fatto che sì, tutto sommato, avrei voluto tornarci.
A dire il vero, in questi anni l'avevo sempre osservata da lontano, l'aveo sempre tenuta un po' sotto controllo.
Complice in questo senso è stato il film di Woody Allen "Midnight in Paris", che ho voluto rivedere prima di partire. Un film originale, geniale e che introduce perfettamente alla bellezza di questa città e delle zone poco distanti (Versailles, Giverny..).
Oltre ai film, però, devo citare un bravissimo fotografo scoperto su Instagram, Vutheara, (https://www.instagram.com/vutheara/; http://www.vutheara.com/) che rende perfettamente omaggio alla sua città base e che ha contribuito a tener vivo il mio interesse per Parigi.
Sta di fatto che il potere di una promozione della Vueling è elevato e a settembre, con ben due mesi di anticipo, prenotiamo il nostro volo in pochi secondi.
Nel frattempo la città viene sconvolta dagli attentati terroristici del 13 novembre e noi tentenniamo un po'.
La mia incoscienza e la voglia comune di andare all'estero sono solo scalfite e, nonostante i dubbi di molti, decidiamo di andare ugualmente.
Troviamo una città a tratti vuota in zone di solito affollate.
Nessuna coda per entrare a Louvre, calca quasi assente per vedere la Gioconda (non mi sto lamentando).
Nonostante le ferite però, la città vuole riprendersi. La gente non demorde e ciò lo cogliamo soprattutto nei ristoratori, sempre gentili e affabili anche di fronte al nostro francese non proprio madrelingua.
La mia impressione di Parigi è che sia sicuramente una delle più belle città d'Europa a livello urbanistico e lo deve all'uniformità dello stile delle sue case.
Non esistono condomini moderni e quindi ogni casa è un gioiello in sé e per sé.
Un esempio in questo senso è Rue de Rivoli, che costeggia il Louvre tra l'altro. Il punto debole è il caos perchè è una via molto trafficata. Un tramonto dorato sulle sue case però può far passare sopra ad ogni cosa.
Parigi è quindi una città omogenea, al punto che i francesi sembrano maniaci dell'ordine urbanistico.
Questo è evidente ad esempio al Palais Royal, dove la prospettiva è la regina indiscussa.
Quest'ossessione dei francesi (detto in senso buono) si vede anche nei viali alberati, dove le piante sono tutte esattamente potate con forme geometriche in modo da creare linee pulite.. vedi ad esempio le forme rettangolari degli alberi degli Champs Elysees o dei giardini degli Champs de Mars.
La vera sorpresa per me è stata il Jardin de Luxembourg, un parco che si trova a sud di San Germain de Pres e che è davvero pensato per essere vivibile. Non è solo un pezzo di verde buttato lì per far respirare la città. E' un luogo tenuto benissimo, con tante sedie che si possono prendere e spostare in giro come si vuole.
L'ordine e l'equilibrio di Parigi non sono improvvisati ma qualcosa di ben radicato in questa città, basti a pensare a Place de Vosges.
Dopo tanti viaggi, qui mi è venuta voglia di fermarmi. Il mio pensiero è stato: questa città meriterebbe di essere vissuta, non solo visitata.
Il mio augurio per il nostro prossimo incontro è però aver anche tempo per vedere Giverny e Versaille, che purtroppo ancora oggi mi mancano all'appello.
à bientôt
Indirizzi utili:
- Le centre du monde, cucina francese con ottimo rapporto qualità - prezzo. Menù a pranzo e a cena per tutte le fasce di prezzo. http://lecentredumonde-paris.com/
- Le faubourg, ottimo per la colazione. /.50 per croissant, baguette, burro marmellata, bevanda calda a scelta e succo di fretta. https://www.tripadvisor.it/Restaurant_Review-g187147-d3435679-Reviews-Le_faubourg-Paris_Ile_de_France.html
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