Che l'amore sia tutto, è tutto ciò che sappiamo dell'amore (Emily Dickinson).



giovedì 4 aprile 2013

Mangia, prega, ama..

Mangia, prega, ama è un film che piace ma non convince fino in fondo.
La trama è promettente:  vediamo questa donna lasciarsi alle spalle un divorzio doloroso e buttarsi presto in un'altra storia d'amore. Ciò la aiuta a staccarsi dalla sofferenza che provava, ma purtroppo non la porta molto oltre.
Ci affascina la sua scelta coraggiosa di partire, di lasciarsi tutto alle spalle e dedicare tempo a se stessa per ricaricarsi. Infatti subito dopo la vediamo a Roma a strafogarsi di cibo.

Poi qualcosa si perde, soprattutto a Bali. Bali non basta. Javier Bardem non basta.

In alcune cose però questo film è affascinante e ogni volta che lo danno in televisione non posso fare a meno di guardarne qualche spezzone.

Ad esempio, i flashback, ovvero soprattutto i ricordi della relazione col marito e di quella che è venuta subito dopo. Il regista è geniale nell'inserirli improvvisamente, come dei fulmini a ciel sereno, come delle imprevedibili strette al cuore. 
Perchè è così che accade. 
Stai facendo colazione seduta su un tappeto e ti viene di colpo in mente la fine di un litigio con l'ex.

Sarebbe interessante sapere a cosa sono dovute queste associazioni mentali masochiste che facciamo, quasi senza controllo, ogni volta che perdiamo qualcuno. La nostra mente fa brutti scherzi, ripesca ricordi a cui non pensavamo minimamente quando stavamo bene.. Perchè ci affliggiamo così?

A parte ciò, c'è un'altra cosa di questo film che mi è piaciuta e ve la riporto qua sotto..

Caro David,
abbiamo perso i contatti da un po' e così ho avuto il tempo che mi serviva per riflettere su me stessa.
Ti ricordi di quando mi hai detto che dovevamo vivere insieme ed essere infelici per poter essere felici?
Considerala una testimonianza di quanto ti amo aver passato tanto tempo a sforzarmi di accettare la tua offerta; ma un amico l'altro giorno mi ha portata in un posto sorprendente, l'Augusteo [...]
è uno dei posti più silenziosi e solitari di Roma. La città vi è cresciuta intorno durante i secoli... è come una ferita preziosa, come una tristezza a cui non vuoi rinunciare, perché è un dolore troppo piacevole.
Tutti vogliamo che le cose restino uguali, David, accettiamo di vivere nell'infelicità perché abbiamo paura dei cambiamenti, delle cose che vanno in frantumi, ma io ho guardato questo posto, il caos che ha sopportato, il modo in cui è stato adoperato, bruciato, saccheggiato, tornando poi ad essere sé stesso, e mi sono sentita rassicurata.
Forse la mia vita non è stata così caotica, è il mondo che lo è, e la sola vera trappola è restare attaccati a ogni cosa.
Le rovine sono un dono. La distruzione è la via per la trasformazione.
Anche in questa città eterna l'Augusteo mi ha dimostrato che dobbiamo essere sempre preparati ad ondate infinite di trasformazioni.
Sia io che te meritiamo di più che stare insieme perché altrimenti abbiamo paura di essere annientati.
Elizabeth (Julia Roberts)
dal film "Mangia, Prega, Ama" di Ryan Murphy
da PensieriParole

2 commenti:

Simi ha detto...

Vivamente consigliato questo film in uscita nel 2014: http://recinzioni.tumblr.com/post/20541987846/mary-luigia-cavriago-regia-di-woody-allen

Per quanto riguarda Mangia, Prega, Ama, forse non ho colto, a differenza di te, molti aspetti perchè sul finire della storia ambientata a Roma, il film mi aveva già stufato e non invogliato a seguirlo ulteriormente, perciò ho spento!

Ilaria ha detto...

Credo sia un film più da donne, è l'approccio femminile ad una storia che finisce.. Voi uomini siete diversi (come in molti altri aspetti).. più pragmatici (qualità che vivamente invidio) e meno paranoici..

comunque come puoi aver facilmente intuito questo post è solo lo spunto per parlare di qualcos'altro..

Woody Allen, che dire.. Io lo adoro.. ma gli ultimi film.. Dopo Scoop il buio.. a parte midnight in paris.. dici che con questo si è ripreso?